OSMO: un gioco su iPad per avvicinare i bambini alla programmazione e al disegno
- Agosto 22, 2018
- by
- Enrico Alletto
Il natale scorso ho regalato a mio figlio Andrea di 8 anni OSMO Coding Awbie, un gioco per iPad (non c’è per Android) progettato per sfruttare la realtà aumentata in un interessante mix tra reale e virtuale.
Coding Awbie in poche parole
Il gioco si basa sui concetti classici della programmazione a blocchi tipo Scratch, ma in questo caso si possono toccare.
OSMO insegna ai bambini tra i 5 e i 12 anni abilità logiche e di problem solving. Guarda il video
Awbie è un personaggio che ama le fragole e usando i comandi di programmazione opportunamente combinati tra loro grazie ai blocchi il bambino guida Awbie su diversi percorsi in cui scuote alberi e mangia il suo frutto preferito.
Coding Awbie è stato creato da una squadra del laboratorio TIDAL alla Northwestern University ed è ispirato da oltre 50 anni di ricerca nell’educazione di programmazione informatica.
Cosa contiene la scatola
La scatola di Coding Awbie contine una confezione Base in cui sono riposti alcuni adesivi di Awbie.
C’è un piedistallo e un riflettore per deviare la fotocamera verso il basso da collocare nella parte superiore dell’iPad.
La confezione Coding contiente tutti i blocchi colorati per la programmazione di Awbie. Guarda il video
Masterpiece per OSMO
La confezione base di OSMO (piedistallo e riflettore) con l’app Masterpiece consente di trasformare l’iPad in uno strumento per il disegno interattivo.
Masterpiece consente di ricalcare foto e disegni presenti sull’iPad aiutando il bambino a seguire proporzioni e prosepttive corrette.
L’app è dotata di una Galleria online in cui sono conservati i disegni più belli della community ed un archivio interno in cui sono salvati tutti i disegni del bambino.
Il gioco permette di usare diverse foto da mixare all’interno del disegno stimolando la creatività in modo facile e divertente. Guarda il video
La prova sul campo
Da quando Andrea è entrato in contatto con OSMO è stato subito incuriosito e coinvolto dal gioco.
La stessa cosa non è successa nella stessa misura quando gli ho proposto Scratch.
Dopo i primi minuti usati per capirne il funzionamento il bambino si è scaricato sull’iPad le app ed ha iniziato a giocare.
Dopo 8 mesi di utlizzo non frequente posso dire con tranquillità che la variente “coding” e “disegno creativo” di questo prodotto suscita in Andrea ancora divertimento e curiosità.
Considerazioni finali
Coding Awbie è un modo semplice per avvicinare il bambini dai 5 anni in su alla programmazione e Masterpiece stimola la creatività ed è accattivante.
Inoltre, l’azienda produttrice di OSMO propone altre varianti al tema della realtà aumentata.
Senza dimenticare che (tratto da qui):
Steve Jobs ha dichiarato che i suoi figli non conoscevano l’Ipad «Limitiamo molto l’uso della tecnologia dentro casa da parte dei nostri bambini».
Bill Gates non ha permesso ai suoi figli di possedere smartphone fino ai 14 anni, temendo gli effetti di troppo tempo passato davanti allo schermo.
OSMO offre una risposta alle preoccupazione di molti genitori su come fare interagire i propri figli con la tecnologia senza perdere il valore dei giochi manuali.
Come genitori è necessario non dimenticare che per i bambini gli stimoli offerti dai giochi manuali sono sempre da tenere in massima considerazione.
Inoltre, l’uso degli strumenti digitali da parte dei nostri figli necessitano della nostra supervisione costante e magari di un controllo parentale attivato. Detto questo OSMO è un gioco tutto da provare!
Dove acquistare
Il gioco si può acquistare direttamente sul sito del prodotto alla voce shopping, sempre sul sito di OSMO Play esiste anche una sezione interamente dedicata alla scuola con documentazione e filmati dedicati.
Se lo provate, fatemi sapere cosa ne pensate scrivendo un commento sotto a questo post oppure qui.
P.S.: questa è la prima volta che scrivo un post sul mio blog insieme ad Andrea.
Già da un annetto giocava a fare gli unboxing perchè l’ha visto su Youtube così ho approfittato di questa occasione per coinvolgerlo sotto la mia supervisione.
Non sarà una prassi frequente perchè occorre un po’ di tempo, ma sicuramente ci saranno altre occasioni per raccontare le esperienze “digitali” che vivremo insieme.